Tipografo italiano. Fu allievo di N. Jenson;
notizie certe della sua attività di tipografo si hanno a partire dal
1479, anno in cui stampò un
Breviario che reca il suo nome. In
seguito pubblicò opere di Virgilio, Terenzio e Aristotele, i
Rerum
Venetarum libri di M.A. Sabellico (1487) e le traduzioni di Ficino da
Platone (1491). Nel 1499 sposò la figlia di Aldo Manuzio, con il quale si
associò nel 1508. Dopo la morte di
T. l'attività fu
continuata dai figli
Giovan Francesco e
Federico (Asola, Mantova
1451 - Venezia 1529).